SCANDALO IMU/ Pagano solo i cittadini. I privilegiati? Banche, partiti, sindacati, costruttori e…

dic 4, 2012 0 comments

Di Viviana Pizzi
http://www.infiltrato.it

Il diciassette dicembre scadranno i termini per il saldo dell’Imu. In alcuni comuni tutto questo coincide con la seconda ratamentre in altri altro non è che la fine di una tassa odiosa che è stata suddivisa in tre dilazioni: giugno, settembre e dicembre.
Per la quasi totalità delle famiglie italiane significa l’impegno di circa mille euro in media. Che per chi ha una casa di proprietà ma è disoccupato (il 10,8% degli italiani) e per chi non riceve il salario e la tredicesima in tempo significa un vero e proprio salasso: non solol’impossibilità di mettere a tavola un pranzo di Natale o il panettone. Si rischia di non poter mettere insieme pranzo e cena per un periodo lungo di tempo.

LE SCUOLE CATTOLICHE CHIEDONO DI NON PAGARE L’IMU
Che succede in questo momento di grande fermento? Che arriva una richiesta non condivisibile dalla maggior parte della popolazione italiana, quella strangolata da una tassa odiosa e costosa. Le scuole paritarie cattoliche, quelle che si reggono sulle rette dei propri studenti, hanno chiesto di poter essere esentate dal pagamento dell’Imu. A farsi portavoce di questa richiesta è stata la parlamentare Udc Luisa Santolini, la stessa famosa per essersi opposta alla legge contro l’omofobia bocciata di recente in parlamento secondo la quale “l’Imu è un problema grandissimo per le scuole paritarie che con le loro risorse fanno risparmiare, in termini di istruzione, ogni anno sei miliardi di euro”.
Il ministro per l’Istruzione Francesco Profumo si è fatto carico della richiesta e ha promesso alla deputata che in questi giorni ne parlerà direttamente al premier Monti che dovrebbe incontrare proprio nella giornata di oggi.  Sulla situazione si è espresso anche il presidente dell’Associazione Genitori Scuole Cattoliche Roberto Gontero il quale sta combattendo una lunga crociata affinché non venga smantellato il sistema delle scuole paritarie garantito dall’ex ministro all’istruzione Luigi Berlinguer. Si dice fiducioso per l’impegno promesso dal governo in tal senso.
Si eviterà così – ha sottolineato -  la chiusura di numerosi istituti non statali che qualora lefossero soggette al pagamento dell’imposta, poiché non potrebbero sostenere i costi di esercizio e sarebbero costrette alla dismissione stessa dell’attività didattica”. Salvare le scuole cattoliche può essere ritenuto necessario. Su chi graveranno i costi qualora Monti accolga le richieste? Naturalmente sui cittadini che non riescono a coprire con i loro salari nemmeno i costi per il cibo quotidiano.

I PRIVILEGIATI: LE FONDAZIONI BANCARIE
Gli istituti cattolici rientrerebbero in una schiera di privilegiati che comprende anche lefondazioni bancarie che sono completamente esenti dal pagamento dell’imposta sugli immobili riesumata dal Governo Monti dopo l’abolizione dell’Ici decisa da Berlusconi. Chi sono le fondazioni bancarie? Istituite con la legge 30 luglio 1990 n.128, sono diventate un importante attore della vita economica e finanziaria del nostro Paese. Si tratta di ventidue istituti che hanno un bilancio annuo di 50 miliardi di euro l’anno. Non pagando l’Imu sui loro immobili risparmieranno tra i 5 e i 10 milioni di euro. Per loro altro non è che lo 0,1% del fatturato ma per le casse dell’Italia, qualora entrassero sarebbero una bella fetta di patrimonio da destinare a chi non ce la fa a pagare le proprie spese.

 LE SEDI DI PARTITI E DEI SINDACATI
Nel 2012 non hanno pagato nemmeno le sedi di partito e i sindacati. Dal 2013 per loro potrebbe essere loro applicata la normativa in vigore per i locali commerciali degli enti ecclesiastici ma comunque anche per loro c’è stato un risparmio notevole con denaro che non è finito nelle casse dello Stato italiano. Siccome non si conosce la reale portata degli immobili in loro possesso non si sa quanto in realtà hanno tolto alle casse dello Stato.
Le uniche cifre disponibili sono relative ai sindacati con 3 mila sedi della Cgil e cinquemila per la Cisl. La Uil ha invece dichiarato di avere a disposizione un patrimonio immobiliare pari a 35 milioni di euro.  In base a queste cifre si può ipotizzare che comunque sia sottratto al patrimonio dello Stato qualche milione di euro. Anch’esso necessario per il risanamento del debito pubblico.  Gli enti ecclesiastici pagheranno infatti soltanto nei locali dove si esercita attività commerciale.  Si potranno recuperare quindi circa 10 milioni di euro.

PALAZZI STORICI E CASTELLI
I titolari di palazzi storici e castelli non sono completamente esentati dall’Imu ma pagano la rata dimezzata, ossia di un importo ridotto del 50%. Nel 70% dei casi i titolari di questi immobili sono banche e nobili con redditi pari a miliardi di euro. Il mancato introito allo Stato è stato calcolato su circa 23 milioni di euro. Anche questa una cifra astronomica che, in caso venisse pagata, potrebbe allentare la pressione fiscale sui cittadini che non potranno permettersi nemmeno di mangiare a Natale senza ricorrere alla Caritas.

 I COSTRUTTORI
Tra i privilegiati del Governo Monti, esentati dal pagamento dell’Imu risultano esserci anche i costruttori. Per loro è stata vista una particolare normativa che li esenta in caso gli immobili da loro messi a dimora non vengano venduti dopo il terzo anno dal termine dei lavori.  Se una casa finita di costruire nel 2008 non viene venduta entro il 2011 sarà esente dal pagamento dell’Imu. Tutto questo causa un danno alle casse dello stato di altri 35 milioni di euro, anch’essi utili per il risanamento del bilancio dello Stato.

IL MANCATO INTROITO TOTALE
Calcolando la somma di tutte le categorie che non pagano l’Imu il mancato introito nelle casse dello Stato si aggira intorno ai 67 milioni di euro. Certo non sufficienti per estinguere il debito pubblico ma si tratta comunque di una enorme fetta di denaro che potrebbe aiutare il popolo che lottando ha ottenuto qualche piccola agevolazione ma davvero magra e riguarda però soltanto l’esenzione dalla rata di giugno.
Sono infatti esenti soltanto quelli che hanno un immobile di proprietà inferiore al valore di cinquantamila euro rivalutato al 60% se sono senza figli. Con un figlio il valore si alza di 62.500 e con due figli a 75 mila euro. Per ogni figlio il valore aumenta di 12.500 euro fino ad arrivare agli 87.500 per chi ne ha tre e centomila per chi ne ha 4.
Magra consolazione in un’Italia degli sprechi che permette a conti, banche e chiese di avere agevolazioni fiscali contro quelle che mancano a chi invece magari sarà costretto a vendere l’immobile di proprietà per mandare avanti la famiglia.


Fonte:http://www.infiltrato.it/inchieste/italia/scandalo-imu-pagano-solo-i-cittadini-i-privilegiati-banche-partiti-sindacati-costruttori-e

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