Quando i brevetti fermano l’innovazione: un caso della ricerca biomedica

ott 11, 2013 0 comments


Di Fabristol
http://libertarianation.org/

Abbiamo visto più volte come la proprietà intellettuale sia un freno all’innovazione artistica e di fatto consista soltanto nel garantire un monopolio ad un autore. Oggi invece vedremo come l’uso dei brevetti possa fermare l’innovazione tecnologica e in ultima analisi la ricerca scientifica come quella biomedica.
La microscopia confocale è stata una – relativamente recente – pietra miliare della ricerca biomedica. Grazie all’utilizzo di un laser è possibile eccitare delle proteine fluorescenti inserite in un tessuto biologico e catturare ciò che avviene in tempo reale dal punto di vista fisiologico. Il problema di questa tecnica è che permette di focalizzare solo su un piano definito e quindi non permette di comprendere cosa avviene sopra o sotto questo piano. In pratica non possiamo avere una immagine in 3D in tempo reale. Per fare questo dobbiamo fare Z-stacking, ovvero dobbiamo fare una scannerizzazione di un piano alla volta. Ma anche così non possiamo penetrare abbastanza a fondo a causa della potenza del laser. Fortunatamente è poi arrivato il sistema di microscopia multifotone che permette di penetrare con il laser in profondità e di catturare delle immagini in 3D in tempo reale.
Il sistema multifotone fu brevettato dalla Cornell University nel 1991 e poi fu commercializzato dalla Bio-Rad che utilizzò questo monopolio per ben 18 anni (il brevetto scadde nel novembre del 2009) con risultati non entusiasmanti. Infatti nonostante avesse avuto in mano una tecnologia innovativa e rivoluzionaria la Bio-Rad non la utilizzò appieno e nel frattempo smise addirittura di produrre il suo sistema prima del 2009. Nel frattempo i ricercatori non potevano stare con le mani in mano. La tecnologia permetteva cose mai viste prima ma c’era un monopolio di mezzo che aumentava i costi a dismisura. Non solo ma la tecnologia non fu mai migliorata e sviluppata a causa della miopia o dell’incapacità di chi aveva il monopolio. L’unica scelta era quella di farsi un sistema fai da te con perdite di tempo enormi e risultati non eccellenti.
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Nel frattempo le più grandi compagnie di microscopia aspettavano la data del 2009 per poter entrare nel mercato “libero” del multifotone. Inutile dirlo dopo il 2009 ci fu un boom del mercato multifotone con tutte le più grandi compagnie di microscopia che hanno incominciato a produrre strumenti con questa tecnologia. Non solo ma nuove compagnie si sono affacciate sul mercato abbattendo i costi anche di due-tre volte tanto rispetto a prima. Grazie a questo Rinascimento nell’imaging nuove tecnologie si sono succedute come lo scanner a risonanza e fotomoltiplicatori più sensibili e ogni anno l’industria avanza a velocità elevatissime.
Ma il danno fu fatto: 20 anni di ritardo nella ricerca scientifica e nel progresso tecnologico nei tempi moderni sono come 2000 anni di progresso tecnologico dei tempi antichi. Senza quel brevetto nel 1991 avremmo oggi nel 2013 decine di compagnie nel settore, prezzi abbattuti e migliaia di pubblicazioni in più. Forse i burocrati non si rendono conto delle conseguenze disastrose che un semplice foglio come il brevetto può fare contro l’umanità. Malattie come Alzheimer o Parkinson o nuove branche della scienza come la medicina rigenerativa avrebbero potuto essere comprese meglio in questi 20 anni. Nuovi farmaci sarebbero potuti essere introdotti (per poi essere brevettati anche questi ultimi purtroppo e rallentare ancor di più il progresso scientifico!) per combattere queste malattie, i costi della ricerca scientifica e della sanità sarebbero stati abbattuti, nuovi posti di lavoro sarebbero stati creati, nuove tecnologie sarebbero potute essere sviluppate.
E tutto questo solo a causa di un brevetto del 1991. Pensate a quanto il progresso scientifico e tecnologico e artistico e culturale sia ogni giorno minato alla base a causa della proprietà intellettuale. Se siamo shockati dalla velocità con cui la tecnologia sta facendo passi da gigante oggi pensate a come sarebbe senza l’intervento dello Stato: un Rinascimento epocale, un salto nel futuro di centinaia di anni. If only…

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