Al termine della tragedia della seconda guerra mondiale è nata una corrente di pensiero, poi diventata dominate, sulla necessità di aprire gli Stati al mondo. Grandi discorsi sull’uguaglianza tra le genti e i continenti per uno sviluppo globale ed uniforme del pianeta in modo da scongiurare futuri conflitti apocalittici. Il risultato però non è stato raggiunto: le multinazionali, la finanza e le banche dominano il globo.
Lo spettacolo è deludente: l’Africa nonostante le enormi ricchezze è oggi più povera di 40 anni fa, alcuni paesi dell’America Latina, che comunque resta l’unica zona del mondo dove si contrasta il dominio mondialista, sono in mano ai narcotrafficanti che riforniscono l’Occidente di droga, l’Asia è sempre arretrata e sfruttata dalle multinazionali angloamericane.
Concludendo , una ristretta elite di super-ricchi domina indisturbata su miliardi di persone e non c’è poi da stare allegri neppure per l’Europa perché dall’avvento della moneta unica abbiamo visto cambiare molte cose e non in meglio. La voracità della finanza globale sta uccidendo l’economia reale . Risultato: milioni di posti di lavoro persi e altrettante famiglie nella disperazione.
E’ la regola del più forte che si mangia il più debole: la cooperazione tra Stati dell’epoca del mercato comune europeo è stata sostituita dalla competizione che non porta nulla di buono. Anzi stiamo assistendo all’insorgere di insofferenze tra i popoli: i tedeschi guardano con sufficienza e scherno greci e italiani ritenendoli spreconi; a loro volta i popoli euromediterranei iniziano a detestare tedeschi e scandinavi rei di voler far la parte del leone e così via.
La contrapposizione che vediamo oggi non è più tra destra e sinistra bensì tra sopra e sotto: sopra ci sono le ristrette di finanzieri, banche ed i loro esecutori nei palazzi del potere e sotto centinaia di milioni di inermi cittadini che ogni anno che passa vengono privati di qualche diritto. La democrazia che ci hanno promesso è ferma nei proclami studiati ad arte dei burocrati e politici strapagati e affiliati alle varie massonerie che si spartiscono e allo stesso tempo si contendono il controllo del continente.
Le conquiste dei lavoratori degli anni Sessanta, del diritto alla salute, a una pensione si stanno infrangendo contro il muro eretto dalle lobbies
Attraverso i trattati Eurolandia ha reso inutili le Costituzioni degli Sati e molti referendum proposti dai cittadini. E spesso il voto per l’elezione dei governi nazionali si rivela inutile in quanto le forze politiche che in campagna elettorale si contendono la guida dei paesi finiscono per riunirsi in grandi coalizioni di unità nazionale spacciati “per il bene del paese” tradendo la volontà popolare per qualcosa che il parco buoi non può capire…. Tirando le somme, l’internazionalismo ha portato alla globalizzazione e da qui all’autoritarismo, dove il capitale e la finanza si servono della politica per dettare legge: ecco così la comparsa dell’ “homo economicus” che nasce e vive per consumare e niente più.
I grandi propositi di libertà, equità sociale e democrazia sono ormai una illusione e legati al puro interesse economico che crea attraverso i propri pensatoi e fonazioni schiere di politici allevati in batteria asserviti al suo proprio volere e non al servizio della collettività.
Finchè i popoli non troveranno uomini e donne nuovi e liberi da contaminazioni dei poteri globalizzanti non usciremo da questa gabbia, quest’incubo nel quale ci troviamo nostro malgrado.
Qualcuno di questi uomini e donne coraggiosi inizia a comparire, guarda caso ignorato, denigrato e sbertucciato dai grandi media asserviti al potere dominante. Le cose potranno iniziare a cambiare quando il grosso dei cittadini riuscirà a capire che i partiti tradizionali (destra e sinistra) hanno tradito il loro mandato: fingono di contrapporsi ma poi si accordano sempre.
Succede nei vari paesi della Ue come pure a Strasburgo.
Questa è la post-democrazia del terzo millennio che ci vogliono imporre, ma i popoli sono pazienti e non stupidi come credono loro: ce la giocheremo. Questo sistema economico serve solo ai potenti e non alle genti, prima se ne esce e prima sarà meglio per tutti.
Fonte:http://www.rinascita.eu/index.php?action=news&id=23344
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