L'avvertimento di Gorbaciov sul rischio di un conflitto armato tra gli Stati Uniti e la Russia

feb 2, 2015 0 comments


Di Salvatore Santoru

Recentemente Mikhail Gorbachev, l'83enne ex presidente sovietico e Premio Nobel della Pace che ha guidato i processi di riforma e dissoluzione dell'URSS, ha parlato del rischio di un conflitto armato tra gli Stati Uniti e la Russia.

Secondo Gorbaciov, gli USA hanno trascinato la Russia in una nuova guerra fredda tentando di realizzare la loro idea di dominio, e c'è il forte rischio che le tensioni possano sfociare in un conflitto armato.



Questi avvertimenti risultano assai interessanti, vista anche la provenienza abbastanza "imparziale", essendo Gorbaciov tendenzialmente critico verso Putin e la sua politica, e non certo accusabile di simpatie "antioccidentali".

Molto interessante anche l'analisi che lo stesso Gorbaciov ha fatto della situazione ucraina, appoggiando la rivolta contro l'ex presidente filorusso Yanukovich, ma denunciando anche le strumentalizzazioni della questione da parte degli USA e dei loro alleati.



Difatti, obiettivo degli States è assicurarsi il controllo geopolitico dell'area, attraverso una "guerra a bassa intensità" contro la Russia, fatta per ora sul piano mediatico,politico ed economico, ma che potrebbe sfociare in qualcosa di peggiore.

Su tale tema risulta assai interessante l'annuncio,datato 21 gennaio, del generale della "US Army Europe" Ben Hodges dell'invio di soldati statunitensi in Ucraina, da utilizzare come addestratori dell'esercito di Kiev.

Interessante che a Mariupol, una reporter ucraina che girava un documentario sulla città distrutta dai combattimenti tra l'esercito ucraino e i separatisti filorussi,  è riuscita a filmare dei veri e propri mercenari statunitensi "infiltrati" nell'esercito di Kiev.



La strategia degli USA per l'Ucraina è quella di fomentare ambo le parti coinvolte nel conflitto, e in seguito incolpare di tutto il caos la Russia, e se la guerra "indiretta" non funziona, procedere gradualmente a quella diretta, magari spacciandola come "intervento umanitario".



Come ha avvertito diverso tempo fa l'analista statunitense Paul Craig Roberts, il caos ucraino potrebbe facilmente degenerare nello scoppio di una nuova guerra su scala globale, se non si farà in tempo a fermare gli impulsi guerrafondai ed espansionistici del governo statunitense.

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