La dicotomia politica Destra/Sinistra e il suo superamento

ago 24, 2015 0 comments


Di Salvatore Santoru

Ultimamente, molto spesso si parla del superamento della dicotomia politica desta-sinistra, che ha avuto un'importantissima importanza sin dalla fine del 700.
Non poche volte tale superamento viene proposto da ambienti di destra o sinistra radicale in nome di una "convergenza" contro il sistema attuale o anche da parte degli ambienti di centro.
Ma, aldilà dell'utilizzo strumentale di tale superamento, ciò su cui si deve riflettere è che tale dicotomia "assoluta" sia ormai obsoleta, anche se ciò non deve per forza di cose portare a un suo superamento tout court, ma piuttosto a portare gli interessi della politica più sui problemi e tematiche concrete, piuttosto che sull'assoluta "fedeltà" a determinate ideologie e eventuali dogmi correlati.







Ragionando sull'argomento, si nota che sia la sinistra che la destra attuali non possono considerarsi portatrici di cambiamenti e miglioramenti della vita sociale e politica.
Difatti, bisogna notare che nonostante certe aspirazioni ideali e teoriche molto condivisibili e "potenti" rispetto a una destra che solitamente si arrocca sulla difesa di determinati privilegi e tentazini autoritarie, la sinistra nella pratica si rivela poco efficcace e non poche volte la sua politica risulta imperniata da una certa ipocrisia e il condivisibile richiamo solidale si risolve in mero clientelismo.
Inoltre, assai spesso sia destra che sinistra servono e sono servite da paravento per interessi di classi politiche o gruppi d'interesse economico e pure "illusioni" per i propri militanti e seguaci, e nonostante solitamente molti seguaci in buona fede della sinistra parlano dell'importanza della costruzione di una "vera sinistra" da contraporre a quella falsa, nella realtà ciò risulta sempre più utopico.

Senza dilungarsi troppo sul tema, appare abbastanza chiaro che oramai la dicotomia destra/sinistra, se non deve essere superata totalmente, dovrebbe essere gradualmente messa da parte a favore di una politica più concreta e attenta ai bisogni degli individui e delle comunità, piuttosto che alle sole ma comunque legittime credenze ideologiche.
Difatti, quello che conta di più dovrebbero essere i fini e i mezzi della politica, e non più di tanto le divisioni ideologiche e/o partitiche.

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