Il cuore antico della Via Lattea

ott 14, 2016 0 comments
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http://www.lescienze.it/news/2016/10/13/news/cuore_antico_via_lattea-3269676/

La nostra galassia ha un nucleo densamente popolato di stelle, e in questo somiglia a molte altre galassie. Ma il nucleo della Via Lattea, il nome che diamo alla galassia di cui facciamo parte, è così vicino che gli astronomi possono studiarlo con un dettaglio senza pari, grazie a sofisticati strumenti come il telescopio a raggi infrarossi VISTA e l'Osservatorio di Paranal, in Cile, entrambi dello European Southern Observatory (ESO).





E questo sguardo ravvicinato ora sembra aver dato i suoi frutti: un gruppo di ricercatori guidati da Dante Minniti dell'Universidad Andrés Bello a Santiago del Cile e Rodrigo Contreras Ramos dell'Instituto Milenio de Astrofísica sempre di Santigo del Cile ha annunciato, in un articolo in via di pubblicazione sulle “Astrophysical Journal Letters”, di aver scoperto una dozzina di nuove stelle RR Lyrae. Si tratta di una classe di stelle che prende il nome dalla prima stella di questo tipo, che si trova nella costellazione della Lira, scoperta nel 1901 dall'astronoma scozzese Williamina Fleming.

stessa.Sono stelle cosiddette variabili, così chiamate perché la loro luminosità varia in modo ciclico. Proprio questa caratteristica fa delle RR Lyrae delle “candele standard”, come si dice in termini tecnici, cioè sono sfruttate come riferimento per la misurazione delle distanze di oggetti cosmici. Esiste infatti una semplice relazione di proporzionalità diretta tra il periodo di variabilità della stella e la sua luminosità assoluta: più lungo è questo periodo, più è luminosa la stella. Misurando la lunghezza del periodo di variazione si ottiene quindi una stima della sua luminosità assoluta che, confrontata con la luminosità apparente, fornisce la distanza della stella

Purtroppo, queste stelle sono poco visibili a causa della presenza di nubi di polveri o di stelle più giovani e quindi molto più luminose. Il problema è particolarmente rilevante per il centro della nostra galassia, densamente popolato di stelle. Per poter arrivare alla scoperta, quindi, gli autori si sono affidati alle emissioni nello spettro infrarosso.

La scoperta delle nuove RR Lyrae è importante perché questo tipo di stelle si trova tipicamente all'interno di un ammasso globulare, un insieme sferoidale di stelle che orbita intorno al centro di una galassia. Dunque questa osservazione di nuove RR Lyrae induce gli astronomi a trarre conclusioni sul processo di formazione del nucleo della Via Lattea e, per generalizzazione, di quello di tutte le galassie dello stesso tipo.

“Questa scoperta di stelle RR Lyrae al centro della Via Lattea ha importanti implicazioni per i modelli astrofisici di formazione dei nuclei galattici: le prove sperimentali supportano l'ipotesi che siano l'esito della fusione di diversi ammassi globulari”, ha spiegato Contreras Ramos.

Finora questa ipotesi era in competizione con un'altra, secondo cui i nuclei galattici sarebbero in realtà frutto della rapida condensazione di gas. Oltre a essere una prova a favore di un'importante teoria dell'evoluzione galattica, le nuove stelle RR Lyrae hanno anche un'età ragguardevole: dieci miliardi di anni. Si tratta quindi di rappresentanti dei più antichi e massicci ammassi di stelle della Via Lattea.

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